Antica Hirpinia a Taurasi: una storia che parte dal 1959

Un luogo fisico in cui passato e presente si incontrano per dar vita alle più prestigiose denominazioni dei vini della provincia di Avellino. È così, in estrema sintesi, che può essere descritta l’azienda Antica Hirpinia di Taurasi. Nata come cantina sociale nel 1959, è diventata «Enopolio di Taurasi» nel 1972. Nei decenni successivi, pur consolidandosi, ha vissuto momenti difficili sotto il profilo gestionale e solo nel 2016, anno in cui è stata rilevata da tre amici, Alfonso Romano, Ciriaco Bianco e Benedetto Roberto, ha trovato una sua stabilità. Ad essi si sono presto affiancate altre figure a completare un dinamico staff aziendale: l’amministratore unico Francesco Grasso, la responsabile Marketing e Comunicazione, Rosaria Guarino, l’enologo consulente Maurilio Chioccia e l’enologo interno Lorenzo Iannotti.

Le uve provengono dai 20 ettari di vigneti di proprietà dei soci e da altri 140 appartenenti a storici conferitori. Per il Greco si guarda a Tufo e a Montefusco, per il Fiano prevalentemente a Lapio, mentre l’Aglianico proviene soprattutto dai territori di Taurasi e Fontanarosa. Da Fontanarosa, inoltre, arrivano Falanghina e Coda di Volpe: il tutto confluisce in circa 300mila bottiglie ogni anno divise in due linee. La prima è Antica Hirpinia, che rappresenta circa il 30% della produzione totale ed è figlia delle sole uve di proprietà dei tre soci; la seconda, invece, è Anno Domini 1590 (anno in cui Carlo Gesualdo, signore di Taurasi, uccise la moglie ed il suo amante, ndr.) che rappresenta circa il 70% della produzione totale ed è figlia delle uve dei conferitori.

Trovandosi a Taurasi, l’azienda vede nell’omonima Docg il suo cavallo di battaglia (possiede la bottiglia con la fascetta numero 1 datata 1993, ndr.), ma si fa notare anche per le Docg Greco di Tufo e Fiano di Avellino, e per le Doc Falanghina, Coda di Volpe e Aglianico. Tutti i vini aziendali hanno una forte impronta territoriale. All’assaggio emergono complessità, eleganza ed una spiccata acidità. Quest’ultima lascia presagire, tanto per i bianchi quanto per i rossi, interessanti evoluzioni nel tempo. Tali caratteristiche rendono la cantina Antica Hirpinia di farsi strada sui mercati nazionali ed internazionali.

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