20 ettari di vigneti sono di proprietà dei tre soci e circa 140 ettari di viticoltori conferitori che, con tanta passione, continuano a curare i loro piccoli appezzamenti di proprietà della famiglia da generazioni. Tutti raccolgono le uve a mano in piccole cassette premurandosi di portarle in cantina nel più breve tempo possibile. Spesso circondati da boschi, i vigneti si trovano per lo più ad altitudini tra i 400 e i 700 m slm.
La regione Campania e dunque l’Irpinia sono culla di uno dei più antichi nuclei di insediamento della vite e, grazie anche all’impegno della cantina, ancora oggi si caratterizza per la presenza di ceppi centenari in molti vigneti. Queste viti sono preziose basi per ottenere le marze con le quali fare i nuovi impianti senza perdere le peculiari caratteristiche che contraddistinguono da sempre i vini di Antica Hirpinia.
CLIMA E PEDOLOGIA
L’Irpinia è caratterizzata da inverni rigidi e piovosi e da terreni per lo più argillosi, l’andamento climatico sia dal punto di vista termico che delle precipitazioni, è fortemente influenzato dai numerosi ettari di bosco che ricoprono i monti che caratterizzano l’ambiente circostante e che ne contengono il surriscaldamento. In generale, il clima invernale è rigido, non di rado ci sono precipitazioni a carattere nevoso, mentre il clima estivo è alquanto mite.
I terreni hanno subito l’influenza dell’attività vulcanica del complesso Somma-Vesuvio dando origine a terreni particolarmente adatti alla vite. Argille con intercalazioni lapidee, variamente estese e potenti, caratterizzano i territori di Lapio e Montefalcione, in corrispondenza dei quali vi è “sovrapposizione” tra l’areale del Fiano di Avellino e il Taurasi.
Nell’area di Taurasi, le argille mostrano coperture, anche molto estese, di depositi cineritici e lapillosi, oltre che di terreno sciolto che deriva dalla degradazione delle rocce ad opera degli agenti atmosferici e delle acque superficiali in scorrimento.
UN VIAGGIO TRA I VITIGNI AUTOCTONI DELL’IRPINIA
FIANO
Il Fiano si è visto riconoscere la DOC nel 1978 e la DOCG nel 2003, ma la sua storia è molto antica tanto che già i latini lo conoscevano e lo indicavano con il nome di “Vitis Apiana” per via della dolcezza delle sue uve che attiravano le
api. La sua matrice ampelografica lo riconduce a varietà elleniche del periodo della Magna Grecia ed è noto che fosse molto apprezzato da consoli e imperatori romani. Oggi gode fama di essere uno dei migliori bianchi d’Italia per via della sua buona struttura accompagnata da una straordinaria finezza.
L’area del Fiano di Avellino è la più ampia tra le denominazioni irpine. L’areale comprende 26 comuni ubicati tra la
Valle del Calore, la Valle del Sabato, le falde del Monte Partenio e le colline che guardano al Vallo di Lauro. Antica
Hirpinia ha la fortuna che uno dei tre soci ha mantenuto e preservato uno di questi vigneti nel comune di Lapio che, pur avendo ormai tra i 40 e i 50 anni, produce uve di eccezionale qualità destinate appunto alla produzione di Fiano
Il Greco fu introdotto in Campania, e precisamente nell’area vesuviana, probabilmente dai Pelasgi, un popolo originario della Tessaglia. Solo tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 iniziò ad essere coltivato nelle zone interne, trovando il proprio territorio nella Valle del Sabato irpina, una piccola area piuttosto omogenea caratterizzata da terreni di origine vulcanica, fortemente argillosi e calcarei, ricchissimi di minerali, in particolare lo zolfo che veniva estratto e lavorato presso le miniere Di Marzo fino all’inizio degli anni ’80.
L’omonimo vino prodotto può avere un minimo di 85% di questo vitigno e il restante 15% di Coda di volpe, ma Antica Hirpinia lo produce solo in purezza quindi con il 100% di Greco. La DOC risale al 1970 e la DOCG al 2003. L’ area di produzione è relativamente piccola e riconducibile al territorio dei Comuni di Tufo, Altavilla Irpina, Chianche, Montefusco, Prata di Principato Ultra, Petruro Irpino, Santa Paolina e Torrioni. I vigneti di Greco di Antica Hirpinia si trovano nel comune di Tufo.
La storia di questo vitigno è molto recente nello specifico parliamo di XIX e XX secolo perché tutto quanto ci giunge dai secoli precedenti è solo congettura e purtroppo non se ne può stabilire la reale attendibilità. È tra i vitigni autoctoni meno diffusi in Campania ma sicuramente tra i più famosi in particolare nel Beneventano, ma ha trovato uno sviluppo qualitativo di livello anche nella provincia di Avellino se pur solo da pochi anni. Impiantata su suoli di origine vulcanica con stratificazioni argilloso-calcaree i vini che ne derivano sono particolarmente freschi e profumati e grazie alla loro eleganza sono perfetti in particolare d’estate. Le uve di Falanghina usate da Antica Hirpinia provengono dai Comuni di Fontanarosa e Mirabella Eclano.
Il Coda di Volpe è un vitigno prettamente campano, la cui diffusione si limita al territorio regionale. È iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite dal 1970 e raccomandato nella provincia di Avellino. Antica Hirpinia ne propone la versione in purezza anche se è spesso utilizzato fino ad un massimo del 15% nel Fiano di Avellino e nel Greco di Tufo.
La forma particolare del grappolo - una curvatura della sua parte apicale che ricorda la coda di una volpe - ha permesso di seguirne il cammino nel corso dei secoli mantenendo la certezza della sua identità. Già nel 1584 il Porta sostiene che il vitigno coincide con la “Vitis alopecis” citata da Plinio. Nel XIX secolo l’ampelografo Frojo e all’inizio del XX secolo Rasetti e Carlucci ne danno descrizioni che riportano con certezza all’uva conosciuta dai Romani. I vigneti di Coda di Volpe sono nel comune di Fontanarosa.
Nella provincia di Avellino l’Aglianico è il vitigno dal quale prende vita uno dei rossi più noti del Sud Italia: il Taurasi DOCG riconosciuto a Denominazione d’Origine Controllata e Garantita dal 1993.
Le sue origini (ed il suo stesso nome) risalgono agli insediamenti della Magna Grecia nel Sud Italia, intorno al VII-VI secolo a.C. Si adatta bene a differenti suoli ma esprime il meglio di sé su terreni collinari vulcanici, argillosi e calcarei come quelli del Comune di Taurasi dove si trovano i vigneti di Antica Hirpinia.
Un tempo era coltivato con il sistema di allevamento delle tradizionali “alberate taurasine” che sono ormai quasi scomparse. Nel Comune di Mirabella si trovano i vigneti sia per il Taurasi sia per il Taurasi Riserva.
20 ettari di vigneti sono di proprietà dei tre soci e circa 140 ettari di viticoltori conferitori che, con tanta passione, continuano a curare i loro piccoli appezzamenti di proprietà della famiglia da generazioni. Tutti raccolgono le uve a mano in piccole cassette premurandosi di portarle in cantina nel più breve tempo possibile. Spesso circondati da boschi, i vigneti si trovano per lo più ad altitudini tra i 400 e i 700 m slm.
La regione Campania e dunque l’Irpinia sono culla di uno dei più antichi nuclei di insediamento della vite e, grazie anche all’impegno della cantina, ancora oggi si caratterizza per la presenza di ceppi centenari in molti vigneti. Queste viti sono preziose basi per ottenere le marze con le quali fare i nuovi impianti senza perdere le peculiari caratteristiche che contraddistinguono da sempre i vini di Antica Hirpinia.
Posizione del vigneto: Contrada Arianiello in Comune di Lapìo
Superficie totale: 5 ha
Caratteristiche geologiche: Vigneto posizionato su canaloni a pettine che favoriscono i movimenti dell’aria in ogni parte, creando un’ottima ventilazione che contribuisce all’integrità sanitaria dovendo fare meno trattamenti. I terreni sono di origine vulcanica, di medio impasto con importanti banchi di argilla.
Altitudine: 570 m slm
Anno di impianto 2020
Sesto di impianto: 2,40 x 1,20
Sistema di allevamento: Guyot bilaterale.
Caratteristiche che il terreno conferisce al vino: L’esposizione verso il sole favorisce maturazioni ottimali con concentrazione di zuccheri e tono acidico perfetti per ottenere vini dall’approccio facile ma non per questo meno importanti e capaci di durare nel tempo.
FIANO RISERVA
Posizione del vigneto: Via Ferrume nel Comune di Lapìo
Superficie totale: 4 ha
Caratteristiche geologiche: Terreni di origine vulcanica con presenza di limo che dà vigoria alle piante grazie anche alla presenza di vene di acqua superficiali rilevabili dalla crescita di felci. Per questo motivo non soffre la siccità ed ha una bella vegetazione, viene perciò lasciato inerbito in modo da evitare il dilavamento dovuto alla forte pendenza. Flora e fauna sottostante danno origine ad una grande biodiversità, che accompagnata all’ottima esposizione e ventilazione, da uve molto più ricche. Assai costosi da gestire consentono però la produzione di uve di qualità superiore che infatti l’azienda utilizza per il Fiano riserva.
Altitudine: 470 m slm
Anno di impianto 2004
Sesto di impianto: 2,50 x 1,20
Sistema di allevamento: Nato come cordone speronato è stato trasformato in un Guyot bilaterale per avere una maggiore parete fogliare a sostegno della quantità delle uve prodotte.
Caratteristiche che il terreno conferisce al vino: Il terreno di origine vulcanica con presenza di limo conferisce acidità totale importante che dà al vino piacevolezza e bevibilità maggiore pur consentendo la conservazione in bottiglia anche per alcuni anni.
GRECO DI TUFO
Posizione del vigneto: Si trova nel Comune di Tufo
Superficie totale: 2 ha
Caratteristiche geologiche: I terreni situati nel Comune di Tufo sono prevalentemente arenari e ricchi di carbonato di calcio.
Altitudine: 500 m slm
Anno di impianto 2000
Sesto di impianto: 2,40 x 1,20
Sistema di allevamento: Guyot.
Caratteristiche che il terreno conferisce al vino: I terreni situati nei territori di Tufo in quanto arenari e ricchissimi di carbonato di calcio conferiscono al vino ricchezza di profumi e notevole complessità.
FALANGHINA
Posizione del vigneto: Contrada Fosso Cavallo nel comune di Fontanarosa
Superficie totale: 0,80 ha
Caratteristiche geologiche: Terreno di origine vulcanica, sciolto, con presenza a tratti di argilla.
Altitudine: da 600 a 700 m slm
Anno di impianto 2016
Sesto di impianto: 2,50 x 1,20
Sistema di allevamento: Guyot bilaterale.
Caratteristiche del vigneto: VIGNETO BIOLOGICO CERTIFICATO diserbato solo meccanicamente e lavorato sotto il filare per ossigenare il terreno e favorire la funzionalità della pianta. Viene effettuata una leggera erpicatura superficiale a file alterne per permettere l’arieggiamento e migliorare la penetrazione della pioggia.
Caratteristiche che il terreno conferisce al vino: Questo clone di Falanghina ha buccia spessa e di forte consistenza quindi le uve sono utilizzate per la produzione di Irpinia Falanghina DOC della linea Antica Hirpinia.
CODA DI VOLPE
Posizione del vigneto: Contrada Pezza Mastrillo nel Comune di Fontanarosa
Superficie totale: 1,10 ha
Caratteristiche geologiche: Terreno di origine vulcanica di medio impasto, sciolto, in parte ciottoloso.
Altitudine: 430 m slm
Anno di impianto 2021
Sesto di impianto: 2,50 x 1,20
Sistema di allevamento: Guyot bilaterale.
Caratteristiche del vigneto: VIGNETO BIOLOGICO CERTIFICATO diserbato solo meccanicamente e lavorato sotto il filare per ossigenare il terreno e favorire la funzionalità della pianta. Viene effettuata una leggera erpicatura superficiale a file alterne per permettere l’arieggiamento e migliorare la penetrazione della pioggia.
Caratteristiche che il terreno conferisce al vino: In questo vigneto i terreni danno alla parte aromatica del grappolo profumi particolarmente piacevoli, fruttati, agrumati, di pesca e albicocca e nella parte più alta del vigneto di mela annurca. Per questo le uve del vigneto sono destinate all’ Irpinia Coda di Volpe DOC della linea Antica Hirpinia.
AGLIANICO
Posizione del vigneto: Piana delle mele nel Comune di Fontanarosa
Superficie totale: 1,50 ha
Caratteristiche geologiche: Terreno vulcanico di medio impasto con strati ciottolosi e a tratti argille profonde.
Altitudine: 420 m slm
Anno di impianto 2002
Sesto di impianto: 2,50 x 1,20
Sistema di allevamento: Cordone speronato perché nell’Aglianico consente di controllare meglio quantità e qualità delle uve.
Caratteristiche del vigneto: VIGNETO BIOLOGICO CERTIFICATO diserbato solo meccanicamente e lavorato sotto il filare per ossigenare il terreno e favorire la funzionalità della pianta. Viene effettuata una leggera erpicatura superficiale a file alterne per permettere l’arieggiamento e migliorare la penetrazione della pioggia.
Caratteristiche che il terreno conferisce al vino: Si tratta di un piccolo appezzamento con caratteristiche peculiari che si esprimono in fase di vinificazione. Nelle annate migliori l’Aglianico di questo vigneto è destinato alla produzione di Taurasi DOCG. Nelle annate minori le uve vengono utilizzate per la produzione di Irpinia Aglianico DOC.